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Caso 1

Management per obiettivi


Il contesto
Organizzazione che eroga formazione su domanda o interaziendale ai propri associati su un'ampia gamma di tematiche, prevalentemente manageriali.

Il bisogno viene espresso dall’utenza o emerge dalle analisi dei dati socio economici oppure viene rilevato dall’organizzazione nei suoi quotidiani rapporti con le aziende associate.

Quando viene rilevata un’area di criticità (marketing, internazionalizzazione ..........) viene fatta una progettazione di massima di un’offerta formativa e se viene riscontrato un interesse, viene realizzata la progettazione di dettaglio cui segue l’erogazione.


Il bisogno di formazione

L’intervento "Management per Obiettivi" nasce dall'esigenza di alcune aziende di introdurre un sistema di retribuzione variabile basato sulla definizione di obiettivi aziendali a livello di reparto e di singolo operatore.


L'azione formativa

L’obiettivo formativo viene conseguito intervenendo sul sistema informativo aziendale per impostare un sistema di management per obiettivi attraverso attività di formazione inter-aziendale che viene svolta in aula con azioni di affiancamento in azienda.

Lo sviluppo del programma inizia con l’individuazione di un esperto della tematica per obiettivi che conduce un’analisi di alcune realtà aziendali per conoscere i contesti aziendali e identificare nel dettaglio le esigenze delle aziende sulla problematica. A questa indagine segue la progettazione formale: obiettivi, contenuti, competenze da formare, risorse da coinvolgere e tempistica.

L'azione formativa prevede poca “docenza” diretta (in questa attività si utilizzano spiegazioni, casi, role play, video registrazioni, materiale didattico per le conoscenze di riferimento) e viene privilegiato l’affiancamento secondo il modello “formazione-intervento".

L’attività, che ha una durata complessiva di 10 giornate, è finanziata attraverso fondi di categoria.


Considerazioni

La filosofia assunta e di partire da un obiettivo, da un output aziendale e di intervenire non attraverso un consulente che risolve il problema, ma attraverso un formatore che lavora con gli utenti e li aiuta a risolvere il problema.

La formazione in termini classici non è utile; sempre meno le persone sono disponibili a stare ad ascoltare uno che parla, vogliono formazione contestualizzata, applicata.

Gli utenti richiedono modelli di apprendimento diversi dalla didattica trasmissiva, chiedono qualcosa in più di quanto non potrebbero trovare in un libro. Vogliono provare, avere accesso ad esempi; vogliono imparare facendo.

L’utenza domanda  che le conoscenze trattate in un corso possano essere utilizzate nella realtà aziendale e che questo avvenga in tempi rapidi. Diversamente non si percepisce il senso della formazione, la stessa non viene percepita come utile e viene considerata una perdita di tempo.

Per l’efficacia di questi interventi si devono coinvolgere professionalità che uniscono conoscenza dell’azienda e dei contenuti, persone che devono saper parlare il linguaggio dell’azienda.

La FaD o e-learning non è mai stata utilizzata perché non è un approccio che gode di buona considerazione presso gli utenti. Un'esperienza realizzata tempo fa (master di primo livello con l'università di Bolzano, ingegneria) dove era stata prevista una parte di fad la cui fattibilità era stata verificata attraverso indagine preliminare, una volta offerta non ha avuto riscontro positivo. Forse qualcosa in Fad potrebbe essere proposto o per un corso marketing o nella formazione alla sicurezza per la parte obbligatoria o di aggiornamento quinquennale.


Riesame
L'azione formativa, viene esplicitamente definita di "formazione-intervento" (action learning) ed è orientata allo sviluppo di expertise, quando si afferma che le persone non sono disponibili ad ascoltare uno che parla, si assume l’obiettivo di generare apprendimento significativo. L’azione formativa viene sviluppata attraverso un approccio per compiti autentici (quando si afferma che non si vuole realizzare didattica trasmissiva) ed è finalizzata a sviluppare conoscenza concettuale (quando si afferma di voler favorire il trasferimento delle conoscenze nella realtà aziendale). Nell'azione formativa si esplicita la necessità di superare il modello formativo che il più delle volte caratterizza la formazione e che è caratterizzato dalla distribuzione di contenuti, un approccio formativo che viene sviluppato sulla base dei principi del  comportamentismo. L'approccio utilizzato enfatizza, anche, un orientamento all'apprendimento situato.


Diversi approcci
In relazione al numero di utenti coinvolgibili, anche in edizioni successive, e qualora tra gli obiettivi gestionali ci sia anche la riduzione dei tempi di didattica in presenza, si potrebbe valutare la possibilità di creare un'ambiente on-line attraverso il quale rendere disponibili risorse didattiche  secondo l'approccio supporto ed estenzione della formazione in aula . Questo ambiente potrebbe essere finalizzato anche ad attivare interazione tra i partecipanti e tra questi ed i docenti per favorire lo sviluppo di pratiche riflessive per il consolidamento degli apprendimenti attivando e cogliendo le opportunità offerte dall'apprendere dall'esperienza. Ulteriori riferimenti possono essere i Circoli di apprendimento e l’ Action Learning, magari all’interno di un ambiente di apprendimento on-line, dove la focalizzazione è sull’interazione tra i partecipanti più che sui contributi di esperti esterni.

Qualora si intendesse estendere la parte di attività da svolgere flessibilmente a distanza, si potrebbe sviluppare parte significativa del percorso attraverso attività di apprendimento, approccio che richiede ai partecipanti una forte capacità e motivazione a lavorare/apprendere in modo autonomo assumendo a riferimento concettuale l’apprendimento autogestito. Con questo approccio l'apprendimento (individuale e collaborativo) è facilitato dalla focalizzazione del percorso su attività di diversa durata ed impegno, ognuna delle quali porta alla realizzazione di un "prodotto" significativo.

L'esigenza espressa di disporre di esempi di utilizzo in differenti realtà del "management per obiettivi" potrebbe essere affrontata attraverso la creazione di un Database di storie professionali, anche di limitata estensione, focalizzato su casi reali e su soluzioni realmente implementate i cui riferimenti concettuali sono il case-based learning ed il case-based reasoning.



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