Il contesto
Organizzazione che eroga formazione su domanda o interaziendale ai
propri associati su un'ampia gamma di tematiche, prevalentemente
manageriali.
Il bisogno viene espresso dall’utenza o emerge dalle analisi dei dati
socio economici oppure viene rilevato dall’organizzazione nei suoi
quotidiani rapporti con le aziende associate.
Quando viene rilevata un’area di criticità (marketing,
internazionalizzazione ..........) viene fatta una progettazione di
massima di un’offerta formativa e se viene riscontrato un interesse,
viene realizzata la progettazione di dettaglio cui segue l’erogazione.
Il bisogno di formazione
L’intervento "Management per Obiettivi" nasce dall'esigenza di alcune
aziende di introdurre un sistema di retribuzione variabile basato sulla
definizione di obiettivi aziendali a livello di reparto e di singolo
operatore.
L'azione formativa
L’obiettivo formativo viene conseguito intervenendo sul sistema
informativo aziendale per impostare un sistema di management per
obiettivi attraverso attività di formazione inter-aziendale che viene
svolta in aula con azioni di affiancamento in azienda.
Lo sviluppo del programma inizia con l’individuazione di un esperto
della tematica per obiettivi che conduce un’analisi di alcune realtà
aziendali per conoscere i contesti aziendali e identificare nel
dettaglio le esigenze delle aziende sulla problematica. A questa
indagine segue la progettazione formale: obiettivi, contenuti,
competenze da formare, risorse da coinvolgere e tempistica.
L'azione formativa prevede poca “docenza” diretta (in questa attività
si utilizzano spiegazioni, casi, role play, video registrazioni,
materiale didattico per le conoscenze di riferimento) e viene
privilegiato l’affiancamento secondo il modello “formazione-intervento".
L’attività, che ha una durata complessiva di 10 giornate, è finanziata attraverso fondi di categoria.
Considerazioni
La filosofia assunta e di partire da un obiettivo, da un output
aziendale e di intervenire non attraverso un consulente che risolve il
problema, ma attraverso un formatore che lavora con gli utenti e li
aiuta a risolvere il problema.
La formazione in termini classici non è utile; sempre meno le persone
sono disponibili a stare ad ascoltare uno che parla, vogliono
formazione contestualizzata, applicata.
Gli utenti richiedono modelli di apprendimento diversi dalla didattica
trasmissiva, chiedono qualcosa in più di quanto non potrebbero trovare
in un libro. Vogliono provare, avere accesso ad esempi; vogliono
imparare facendo.
L’utenza domanda che le conoscenze trattate in un corso possano
essere utilizzate nella realtà aziendale e che questo avvenga in tempi
rapidi. Diversamente non si percepisce il senso della formazione, la
stessa non viene percepita come utile e viene considerata una perdita
di tempo.
Per l’efficacia di questi interventi si devono coinvolgere
professionalità che uniscono conoscenza dell’azienda e dei contenuti,
persone che devono saper parlare il linguaggio dell’azienda.
La FaD o e-learning non è mai stata utilizzata perché non è un
approccio che gode di buona considerazione presso gli utenti.
Un'esperienza realizzata tempo fa (master di primo livello con
l'università di Bolzano, ingegneria) dove era stata prevista una parte
di fad la cui fattibilità era stata verificata attraverso indagine
preliminare, una volta offerta non ha avuto riscontro positivo. Forse
qualcosa in Fad potrebbe essere proposto o per un corso marketing o
nella formazione alla sicurezza per la parte obbligatoria o di
aggiornamento quinquennale.
Riesame
L'azione formativa, viene esplicitamente definita di
"formazione-intervento" (
action learning) ed è orientata allo sviluppo
di
expertise, quando si afferma che le persone non sono disponibili ad
ascoltare uno che parla, si assume l’obiettivo di generare
apprendimento significativo. L’azione formativa viene sviluppata
attraverso un approccio per
compiti autentici (quando si afferma che
non si vuole realizzare didattica trasmissiva) ed è finalizzata a
sviluppare
conoscenza concettuale (quando si afferma di voler favorire
il trasferimento delle conoscenze nella realtà aziendale). Nell'azione
formativa si esplicita la necessità di superare il modello formativo
che il più delle volte caratterizza la formazione e che è
caratterizzato dalla distribuzione di
contenuti, un approccio formativo
che viene sviluppato sulla base dei principi del
comportamentismo. L'approccio utilizzato enfatizza, anche, un
orientamento all'
apprendimento situato.
Diversi approcci
In relazione al numero di utenti coinvolgibili, anche in edizioni
successive, e qualora tra gli obiettivi gestionali ci sia anche la
riduzione dei tempi di didattica in presenza, si potrebbe valutare la
possibilità di creare un'ambiente on-line attraverso il quale rendere
disponibili risorse didattiche secondo l'approccio
supporto ed
estenzione della formazione in aula . Questo ambiente potrebbe essere
finalizzato anche ad attivare interazione tra i partecipanti e tra
questi ed i docenti per favorire lo sviluppo di
pratiche riflessive per
il consolidamento degli apprendimenti attivando e cogliendo le
opportunità offerte dall'
apprendere dall'esperienza. Ulteriori
riferimenti possono essere i
Circoli di apprendimento e l’
Action
Learning, magari all’interno di un
ambiente di apprendimento on-line,
dove la focalizzazione è sull’interazione tra i partecipanti più che
sui contributi di esperti esterni.
Qualora si intendesse estendere la parte di attività da svolgere
flessibilmente a distanza, si potrebbe sviluppare parte significativa
del percorso attraverso
attività di apprendimento, approccio che
richiede ai partecipanti una forte capacità e motivazione a
lavorare/apprendere in modo autonomo assumendo a riferimento
concettuale l’
apprendimento autogestito. Con questo approccio
l'apprendimento (individuale e collaborativo) è facilitato dalla
focalizzazione del percorso su attività di diversa durata ed impegno,
ognuna delle quali porta alla realizzazione di un "prodotto"
significativo.
L'esigenza espressa di disporre di esempi di utilizzo in differenti
realtà del "management per obiettivi" potrebbe essere affrontata
attraverso la creazione di un
Database di storie professionali, anche
di limitata estensione, focalizzato su casi reali e su soluzioni
realmente implementate i cui riferimenti concettuali sono il
case-based
learning ed il
case-based reasoning.