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Caso 3

Formazione di base nuovi assunti


Il contesto
L’iniziativa è realizzata da parte dell’ufficio formazione del personale dipendente di un Ente pubblico di consistenti dimensioni che deve formare tutti i nuovi assunti.


Il bisogno di formazione
Questa iniziativa nasce dall'esigenza di favorire la costruzione di una cultura organizzativa all’interno dell’amministrazione e di inserire adeguatamente i neo assunti nella stessa.


L'azione formativa
Si tratta di una formazione di base per l’esercizio del ruolo lavorativo assegnato, per lo sviluppo di  un lessico comune e di una base comune di conoscenze.

Le tematiche della formazione variano a seconda dei ruoli coinvolti. Oggetto della formazione sono le conoscenza indispensabili per l’inserimento nella stessa come, ad esempio, la struttura amministrativa ed organizzativa, le procedure di carattere generale e specifiche di servizio.

Nell’iniziativa sono coinvolti tutti i ruoli amministrativi presenti nell’organizzazione.

La durata della formazione varia, a seconda del ruolo, tra le 12 e 20 giornate, tutte attraverso formazione in presenza. Questa formazione è obbligatoria.

Nel 2011 sono state convolte nella formazione circa 250 persone con un costo di circa 230.000 euro.

Questa attività formativa si ripete da 13 anni e nel tempo ha subito dei cambiamenti. Un tempo si concludeva con un esame finale, ora non più.

La formazione è data in gestione ad un organismo (pubblico) esterno all’Amministrazione, ma la strategia ed i contenuti sono definiti dall’ufficio formazione del personale dell’amministrazione.


Considerazioni
Il fatto che questo percorso formativo sia obbligatorio per tutti i neo assunti crea una situazioni di demotivazione e la formazione viene vissuta quasi come un obbligo amministrativo da assolvere e questo genera uno scarso interesse per la finalità e per i contenuti della stessa.

Altra criticità riguarda  la forte eterogeneità dei profili coinvolti: i contenuti delle attività lavorative ed i luoghi dove queste si svolgono sono diversi gli uni dagli altri. Questo fatto comporterebbe la necessità di trattare formativamente una grande diversità di tematiche. Difficoltoso, quindi, trovare tematiche significative comuni come risulta problematico costruire classi omogenee o per profilo professionale o per contenuti.

Si è cercato di ovviare a questo problema offrendo una formazione modulare, parte comune e parte a scelta, attribuendo dei crediti per attività di formazione svolte all’esterno o per corsi già frequentati all’interno (situazione possibile se la persona viene messa in ruolo dopo un periodo significativo di lavoro a tempo determinato).

Per poter recuperare la motivazione dei partecipanti ai corsi, la formazione dovrebbe essere fortemente flessibile ed essere contestualizzata sulla situazione lavorative dei singoli.


Riesame
L'attività formativa in questione è organizzata secondo l'approccio distribuzione di contenuti attraverso lezioni in presenza, modalità didattica espressione di un approccio formativo tipico del comportamentismo.


Diversi approcci
La finalizzazione ed i contenuti dell'attività formativa, il contesto in cui si svolge ed i numero di utenti coinvolti e coinvolgibili suggeriscono approcci alternativi che colgano la specificità del caso.

Il caso suggerisce uno sviluppo del modello convenzionale sviluppando, anche parzialmente, la formazione secondo modalità a distanza on-line dando alla stessa una pluralità di  forme  operative che vanno dall’ e-learning, all’ Ask System, ai database di storie professionali, al portale professionale.  Il sistema formativo potrebbe, infatti, trarre beneficio da un mix di attività di auto-formazione ed apprendimento collaborativo generando un ambiente on-line ricco di risorse statiche e di interazioni tra colleghi. Queste risorse potrebbero essere rappresentate anche da casi nella prospettiva del Problem solving e del  Case-based Learning.

A seconda dei contenuti da trattare e degli obiettivi da conseguire, soprattutto quando ad oggetto dell’apprendimento sono messe procedure da seguire o lo svolgimento di compiti professionali (in questo caso un utile riferimento è rappresentato dai compiti autentici), l'attività formativa potrebbe svolgersi in forma di attività di apprendimento di limitata estensione.

Considerato che questo tipo di formazione è focalizzata su specifici contesti professionali e si propone di generare apprendimento situato , cioè calato su specifici contesti professionali, potrebbe rivelarsi utile recuperare, attraverso approcci Comunità di Pratica  l'appprendimento distribuito nell'organizzazione che valorizza ed utilizza la conoscenza generata attraverso l'esperienza. E sedimentato nell’organizzazione. Utile riferimento concettuale, in questa prospettiva, è il connettivismo.

Integrando formazione in presenza con formazione strutturata a distanza (basata su courseware/learning object), si potrebbe fare ricorso anche all'approccio supporto ed estensione della Formazione in Aula.

Spostandoci da una didattica ancorata a contenuti ad una focalizzata sulla collaborazione tra pari, entra in gioco la capacità di muoversi nella prospettiva dell'apprendimento autogestito - self-directed learning e dell’ apprendimento autodiretto che implica il possesso di adeguati atteggiamenti ed abilità. Altri riferimento concettuali rilevanti in questo passaggio di approccio sono il network di pratica ed il connettivismo.

Nella prospettiva della sostruzione di comunità professionali autogestite, almeno per quanto riguarda i “contenuti”, un riferimento potrebbero essere i  circoli di apprendimento.





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