banner
CASI DI FORMAZIONE
Caso 1 Caso 2 Caso 3 Caso 4 Caso 5 Caso 6 Caso 7 Caso 8 Caso 9 Caso 10 Caso 11
Management
per obiettivi

Project management
on-line

Formazione di base
nuovi assunti

Formazione alla sicurezza
in edilizia

Controllo di gestione
PMI

Catalogo
formazione continua

Bilancio di competenze
Recupero maturità
Operatore del benessere
Formazione per il marketing
Accesso alla professione per autotrasporti
HOME

TEMI TRASVERSALI AI CASI
Tema 1
Significatività della formazione per la professione
Tema 2
Motivazione ed atteggiamenti verso la formazione
Tema 3
Andare oltre il modello scolastico
- Tema 4 -
Flessibilizzare e personalizzare la formazione
Tema 5
Formazione breve
Tema 6
Atteggiamento sfavorevole alla Formazione a Distanza
Tema 7
Problemi di frequenza per la distanza
Tema 8
Numerose edizioni dello stesso corso
Tema 9
Formare per l'expertise
Tema 10
Cosa imparare e come
Tema 11
Le leve dell'apprendimento

Come usare questo ambiente di apprendimento
Transfer Cases
Knowledge Base
Credits

Tema 4

Flessibilizzare e personalizzare la formazione



I gruppi di partecipanti che si aggregano attorno ad una proposta formativa sono quasi sempre eterogenei. Per contro, si è visto che la formazione viene percepita tanto più utile, quanto più è mirata sulle esigenze dei singoli utenti (Tema 1).

L'esigenza di cogliere, nella misura massima possibile, le esigenze operative di determinati gruppi di utenza può trovare soddisfacimento attraverso la personalizzazione della formazione che ha la sua base organizzativa nella necessità di andare oltre percorsi standardizzati assumendo l’obiettivo della loro  flessibilizzazione.

Una formazione tagliata sulle esigenze dei partecipanti non è facilmente organizzabile per varie ragioni: l'estrema variabilità delle situazioni aziendali, la necessità (economica ed amministrativa) di fare un gruppo di una decina di utenti.

La forte eterogeneità dei profili coinvolti è evidenziata nel caso 3, formazione di base neo-assunti, un tipo di formazione che è obbligatoria per quella tipologia di utenza e che, in quanto tale, demotiva gli stessi. Una strategia di motivazione potrebbe consistere nel situare la formazione su tematiche strettamente professionali di fronte ad una vasta gamma di queste. Difficile, quindi, trovare tematiche significative comuni e costruire classi di profili omogenei. Una strada perseguita è quella di modularizzare l'offerta formativa ed attribuire crediti per altra formazione frequentata all'interno dell'organizzazione.

Nel caso 5, controllo di gestione PMI, viene evidenziata la questione di disporre di adeguate informazioni sui partecipanti, tanto come persone che come azienda. L'approccio adottato è quello di tenere un incontro individuale iniziale che si è rivelato utile sia per raccogliere le esigenze dei potenziali partecipanti, ma anche per esplicitare loro gli obiettivi del corso per non ingenerare aspettative non realistiche. Nello stesso caso viene evidenziato come in alcuni casi sia difficoltoso creare un gruppo omogeneo perché il bacino di utenza è limitato.

L'obiettivo di personalizzare la formazione confligge spesso con le regole amministrative che regolano l'offerta formativa quando è finanziata con risorse pubbliche. E' quanto viene evidenziato nel caso 6, catalogo formazione continua, dove si dà conto di come per attenersi alla regola che impone un minimo di 8 persone per poter attivare un corso, si debba dare priorità alle procedure amministrative più che alle esigenze di apprendimento ed, in ultima analisi, alle condizioni di efficacia della formazione.

Nel caso 7, bilancio di competenze, la personalizzazione - in questo caso del metodo, viene ritenuto il fattore vincente dell'attività formativa.

La strada della personalizzazione dell’offerta formativa passa necessariamente attraverso l’abbandono del modello “corso”, cioè di una modalità di organizzazione della formazione estremamente strutturata nel percorso e nei contenuti e con limitate risorse a favore di quello di Ambiente di apprendimento dove chi apprende ha accesso ad una vasta gamma di risorse per l’apprendimento ed ha la possibilità di personalizzare il percorso di apprendimento sulle proprie esigenze.

La flessibilizzazione e la personalizzazione dei percorsi formativi, con l’indebolimento della struttura stabilita dall’organizzazione, implica l’assunzione della responsabilità della gestione del percorso da parte delle persone che apprendono, che quindi si devono muovere nella logica del Apprendimento autogestito /Self-Directed Learning, logica che richiede a chi apprende specifiche abilità ed atteggiamenti.


piede