In alcuni casi di
formazione è stata segnalata la tendenza da parte degli utenti, e
potenziali utenti, di richiedere corsi sempre più brevi, come se la
disponibilità a frequentare attività formative fosse limitata a periodi
brevi e per un impegno di limitata onerosità anche cognitiva.
Questa richiesta confligge con quella, evidenziata in altri casi di
formazione, di perseguire la ricaduta operativa dei corsi stessi (
Tema
1), richiesta che implica l'attivazione di un saper fare con associati
adeguati carichi in termini di impegno (
Tema 11).
Tale richiesta potrebbe, però, essere indicatore di limitate
aspettative dalla formazione (
Tema 2), come dire che considerato che la
formazione viene ritenuta capace di apportare un limitato valore alla
professionalità, meglio non dedicarvi più di tanto tempo.
Una soluzione organizzativa alla limitata disponibilità di tempo per la
formazione in presenza è stata identificata nel
caso 2, project
management on-line, destinando alla "trasmissione" di contenuti lo
studio individuale, organizzando questi contenuti in formato
multimediale, e riservando le attività didattiche in presenza la
discussione degli stessi e la loro applicazione professionale.
Nel
caso 5 viene rilevata la tendenza verso corsi sempre più brevi,
tanto che si parla del passaggio dalla formazione all’informazione con
il dimezzamento dei tempi della durata dei corsi. Sempre meno tempo per
la formazione perché si è indaffarati per il lavoro. Si cerca la
soluzione al proprio problema e la si vuole in poco tempo. Nel caso si
parla di "turismo della formazione" per descrivere questo
atteggiamento. Nello stesso caso si segnala anche il paradosso della
formazione impossibile: è difficile distaccare gli imprenditori
dall’azienda e per questo si attivano corsi brevi, ma viaggiare e
sostenere tutti gli altri disagi logistici (
Tema 7) ed organizzativi
per corsi brevi, non conviene.
Per quanto riguarda il catalogo della formazione continua,
caso 6,
viene segnalato che inizialmente venivano proposti corsi lunghi con la
trattazione di un corpus di conoscenze organico e completo (dalla A
alla Z) e che progressivamente questa durata è stata ridotta
attraverso la modularizzazione del corso rendendolo, quindi, ad
utilizzo flessibile e personalizzato.
La durata della formazione è correlata con i risultati che ci si può
attendere dalla sua frequenza (
Tema 11). La gamma degli
obiettivi di
apprendimento è ampia, come è sono numerose le
conoscenze da poter
costruire e se assumiamo obiettivi di ordine elevato (applicare) e
conoscenze significative e “ricche” (
Tema 10), il tempo gioca la sua
parte.
Se, inoltre, prestiamo attenzione a cosa significhi padroneggiare una
professione (
expertise) e quali siano le sue componenti operative (
Task
Analysis) e cognitive (
Cognitive Task Analysis), il tempo
necessario a sviluppare quanto necessario per ottenere un apprendimento
utilizzabile non è una variabile indipendente.
La brevità della formazione mal si concilia anche con lo sviluppo di
apprendimento significativo, l’unico dotato di senso per chi apprende.
Una formazione eccessivamente breve potrebbe rendere la formazione poco
significativa e utile (
Tema 1), ricondurla ad un modello scolastico ed
alla trasmissione di contenuti (
Tema 3) ed rinforzare un
atteggiamento sfavorevole alla formazione (
Tema 2).