Gli atteggiamenti dei partecipanti, o dei potenziali partecipanti,
verso la formazione viene ritenuto uno dei fattori critici del successo
della formazione stessa.
Come si usa dire, siamo nella società della conoscenza e
dell'apprendimento continuo, ma tutte le rilevazioni sulla
partecipazione degli adulti alla formazione ci dicono che solo una
percentuale minima degli stessi (circa il 5%) prende parte ad attività
di formazione.
La formazione pare non essere percepita come un mezzo adatto ad
affrontare e risolvere i problemi che si incontrano nelle attività
professionali. Pare, anche, che a volte non sia percepita neppure
l’esistenza di un “problema”.
Le persone adulte non sembrano essere motivate a prendere parte in modo
consistente ad attività formative, anche quando queste intercettano
esigenze reali o si propongono di intervenire su conclamate debolezza
aziendali ed imprenditoriali (
caso 5).
La motivazione alla propria formazione è importante anche ai fini di
conseguire degli apprendimenti significativi ed utili in esito
all'impegno messo nel partecipare alla formazione: questo fatto è
riportato nel
caso 5, controllo di gestione PMI, dove si evidenzia che
per poter apprendere è necessario dedicare energie e tempo, che non
basta limitarsi all'ascolto ma è necessario esercitarsi anche oltre la
frequenza in aula.
Nello stesso caso viene evidenziata la tendenza alla richiesta di una
formazione sempre più breve, indicatore di una limitata motivazione
all'impegno formativo dovuto, forse, alla percezione di relativa
utilità della formazione.
Per contro, il
caso 7, bilancio di competenze, segnala il successo di
un'offerta di formazione, pur organizzata secondo modalità non
convenzionali, proprio perché nel contesto organizzativo in cui questa
era ed è presente un diffuso atteggiamento favorevole alla formazione.
Nel tentativo di comprendere le dinamiche che determinano la
motivazione alla formazione si potrebbero prendere in
considerazione anche le argomentazioni sviluppate nel
tema 1,
significatività professionale della formazione, che, in estrema
sintesi, ci dice che la partecipazione convinta ed impegnata alle
attività formative è strettamente correlata con la percezione della sua
utilità professionale.
Altro elemento di scarsa motivazione alla partecipazione alla
formazione pare essere quello della sua obbligatorietà, come ben
evidenziato nel
caso 3, formazione di base neo-assunti, e nel
caso 4
formazione alla sicurezza .
La scarsa, o limitata, propensione alla formazione potrebbe essere
dovuta ad esperienze non tanto convincenti, in termini di risultato,
con precedenti attività di formazione. Forse tanta formazione è stata
solo superficiale, “interessante” ma con limitate ricadute
applicative.
Forse, la ragione di questa limitata utilità potrebbe essere dovuta ad
un setting formativo eccessivamente strutturato secondo un
modello scolastico (
Tema 3) e centrato su
Contenuti e sulla loro
trasmissione decontestualizzata e non applicativa.
Miglioramenti nella direzione di una formazione utile, potrebbero essere dati da: